nutraceutica
L’insegnamento derivante da pratiche mediche e terapeutiche empiriche che da millenni fondano sul cibo l’essenza imprescindibile di una fonte di benessere (o danno) per la salute, è stato portato negli ultimi anni alle conoscenze scientifiche della moderna medicina.
Non “basta” il semplice concetto di caloria
Il solo concetto di “caloria” (considerabile come espressione di misura di energia unicamente in uno sterile contesto di laboratorio privo di qualsiasi variante) non è sufficiente a spiegare la difficoltà a dimagrire, mantenere il peso forma, stare in salute o meno. Tanto più in un’epoca dove quasi tutto ciò che mangiamo quotidianamente è molto diverso da quello che dovrebbe essere (sia come nutrimento sia come stimolo per il cervello), è impossibile attenersi alla semplice conta calorica di un pasto per sapere se è “giusto o sbagliato” per noi… dal punto di vista di impatto sul nostro microbiota (la flora intestinale individuale), del nostro sistema immunitario ed eventuale stato infiammatorio, e da quello ormonale, con particolare attenzione alle diverse epoche di vita.
Ogni pasto è un’occasione…
Il nostro organismo è come un sistema termodinamico aperto, per cui:
“Ogni pasto è un occasione per dimagrire”
Un alimento introdotto produrrà, una volta ingerito, un numero di calorie dipendenti non solo dall’alimento stesso ma dalla capacità del nostro organismo di digerirlo (usando bene i nutrienti e impiegando energia per farlo). Questa capacità, a sua volta, sarà condizionata dalla “salute” del nostro sistema digestivo (microbiota intestinale, funzionalità epatica e pancreatica), da quella del nostro sistema immunitario (la presenza di una focalità di infezione in qualche sede, ad esempio, comporta un’incapacità di utilizzare le nostre energie, così impegnate, nella digestione) e dal nostro sistema ormonale (questo vale per tutti gli ormoni, fisiologicamente, o in modo alterato in situazione di stress).
“Ogni pasto è un occasione per essere felici o depressi”
Immaginate un diamante su una bacheca e il sistema di allarme che scatta se lo si ruba senza sostituirlo con qualcosa di altrettanto “efficace”. Questo è un esempio calzante per spiegare l’effetto del “confort food”, ovvero del cibo inteso come soddisfazione o consolazione che, però, diventa dipendenza, con problematiche di comportamento alimentare, sovrappeso o obesità. Inoltre, tanto più a effetto consolatorio sarà il cibo quanto più – probabilmente per la sua derivazione da “carboidrati bianchi” o raffinati – infiammerà l’organismo (con effetti su concentrazione, umore, potenza sessuale ed energia in generale).
L’alimentazione giusta sarà quella che permetterà un bilanciamento tra la necessità di avere piacere e soddisfazione dal cibo e, allo stesso tempo, tra il bisogno di un nutrimento adeguato (per eventuale necessità di dimagrimento o mantenimento del peso forma). Questa è la psico neuro endocrino immunologia dell’alimentazione: il recupero del vero piacere verso il cibo assecondando un reale istinto e non una dipendenza mortificante e condizionante, ritrovando un obiettivo benessere fisico e psichico con possibilità di scelta e non di abitudine condizionata.
“Ogni pasto è un occasione per essere in salute o infiammarsi o ammalarsi”
Ogni volta che introduciamo un alimento apportiamo uno stimolo infiammatorio, ormonale e neuro-trasmettitoriale (di azione chimica sul cervello) positivo o negativo. Il cibo stesso, per qualità, abbinamenti o orario di assunzione, assieme al suo effetto sul nostro microbiota intestinale, è responsabile di una serie di reazioni che condizionano, ogni minuto, la nostra sensazione di benessere e salute (o, al contrario, di malessere e malattia). La scelta mirata, per tipologia di nutrimento o modalità di abbinamenti negli alimenti, porta a una azione specifica che ci permette di curare un problema o anche solo preservare la funzionalità ottimale di un organo: nel rispetto di quella parte del sistema digestivo da proteggere o eventualmente curare, ma anche della risposta ormonale conseguente, come il rialzo di insulina, di cortisolo e di altri ormoni che condizionano la nostra salute. Differenziando a seconda delle epoche di vita, delle necessità nutrizionali, ormonali e metaboliche.
Ecco qualche esempio…
Incapacità di dimagrire
Blocco metabolico da attivazione dello stato di stress.
Strategia:
- Alimentazione di riequilibrio.
- Riequilibrio ormonale mirato con fitoterapia ormono induttiva.
- Gestione dello stress.
L’insalata che ingrassa
Stato infiammatorio del microbiota (disbiosi) con conseguente blocco metabolico (candidosi intestinale, disbiosi, fibromialgia).
Strategia:
- Alimentazione mirata.
- Integrazione nutraceutica e fito o gemmoterapica o integrata ad azione antiinfiammatoria.
- Ripristino dell’eubiosi.
Sindrome dell’ovaio Policistico
Strategia:
Alimentazione antiinfiammatoria.
Terapia integrata di riequilibrio ormonale.
Nutraceutica di sblocco insulinico.
Educazione motoria.
Sensibilità al glutine (Gluten sensitivity)
Strategia:
- Ripristino dell’eubiosi con probiotici, prebiotici, eubiotici o terapia integrata.
- Terapia integrata con drenaggio epatico o di altri organi emuntoriali.
- Nutrizione mirata povera in glutine.
Fibromialgia
Strategia:
- Alimentazione mirata antiinfiammatoria e di controllo degli ormoni infiammatori.
- Terapia integrata antiinfiammatoria.
Patologie autoimmuni
Tiroidite di Hashimoto, diabete LADA dell’adulto.
Strategia:
Alimentazione antiinfiammatoria.
Riequilibrio del microbiota con finalità di controllo dello stimolo di auto-immunità.
Terapia integrata mirata.
Disturbi dell’attenzione nei bambini
Strategia:
- Nutraceutica di riequilibrio nei difetti di utilizzo di vitamine essenziali per il sistema nervoso centrale e il comportamento.
- Terapia integrata.
- Educazione alimentare.
Morbo di Crohn, Rettocolite ulcerosa
Strategia:
Nutrizione antiinfiammatoria.
Terapia integrata di ripristino unità microbiota- mucosa intestinale.
Ripristino dell’equilibrio immunitario (terapia citochinica a bassa dose omeopatica).
Squilibri ormonali
In diete selettive squilibrate: osteoporosi in vegani, gluten sensitivity o aumento di peso in vegetariani, stanchezza cronica in vegetariani/vegani.
Strategia:
Nutrizione mirata.
Terapia integrata di riequilibrio.