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L’equilibrio ormonale: da quando è importante occuparsene

scritto da: D.ssa Monica Bossi
Medico chirurgo, specialista in Medicina Interna, Medicina Olistica e Omeopatia, Nutraceutica e Nutrizione Biologica. Docente universitaria in PNEI e Medicina Integrata e Preventiva.

Per endocrino senescenza si intende la fisiologica tendenza, da parte delle ghiandole del nostro corpo, a invecchiare.

Questo si associa all’inevitabile calo progressivo di alcuni ormoni (quelli della giovinezza: DHEA, GH e Melatonina) che trovano il loro picco maggiore nei primi anni di vita (o già nel feto), per poi decrescere progressivamente, sostituiti da quelli dell’invecchiamento (insulina, rapporto DHEA/cortisolo, prolattina etc).

La medicina antiaging

La moderna medicina Antiaging, però, ci permette di inquadrare la salute secondo 2 tappe diverse:

  • Il momento in cui c’è un fisiologico decrescere delle capacità in generale, comprese quelle ormonali. Come qualsiasi cellula e organismo, c’è un tempo previsto di crescita, maturazione e uno di involuzione.
  • Il momento in cui il naturale processo fisiologico di invecchiamento è sostituito da uno di estrema accelerazione o, comunque, di condizionamento in senso negativo. Con il risultato di una precoce perdita delle abilità della vita in generale: fisiche, mentali, sessuali.

Esiste, nel nostro organismo, un orologio biologico dell’invecchiamento (la nostra epifisi o ghiandola pineale, produttrice della Melatonina per conversione, nel passaggio da luce a buio, della serotonina), deputato alla sincronizzazione di tutti i sistemi ormonali, in funzione di cicli della vita come quelli stagionali, delle maree e di altre energie cosmiche. Tale orologio gestisce la ciclicità ormonale (per pulsazione, picco e calo) non solo nelle diverse età della vita, ma anche nella quotidianità. Accade così che – fisiologicamente – al mattino abbiamo una produzione ormonale prevalente (cortisolo, tiroide, ormoni sessuali), che cambia nel pomeriggio e di sera (Gh o ormone della crescita, melatonina).

Quello che – da qualche anno appena – è ormai noto (materia affrontata dalla Medicina Antiageing e Funzionale, di fatto, preventiva), è che questi andamenti, da fisiologici, possono diventare semplicemente alterati (disfunzionali) o addirittura patologici.

Quali sono i fattori che ci fanno invecchiare bene o male?

I fattori che determinano l’invecchiamento sono quelli che caratterizzano il nostro stile di vita:

  • Qualità e durata del sonno notturno.
  • Alimentazione quotidiana.
  • Quotidiana risposta alla nostra alimentazione (ormonale, mentale e fisica, di organi importanti come il sistema digestivo/microbiota intestinale).
  • Modalità di sovraccarico (fisico e mentale) e di defaticamento (ossia: gestione dello stress).
  • Attività fisica (giusta o sbagliata).

L’entità del contributo di ciascuno dei fattori appena citati – da sola o tanto più in sinergia – è incredibile, non per una questione meramente estetica (sovrappeso/pancetta, rughe o calo dei tessuti, ipotonia muscolare) ma, soprattutto, per il nostro sistema salute. Accade cioè che, a seconda di come viviamo, incorreremo più precocemente in disfunzioni ormonali più o meno gravi, di deterioramento cognitivo, motorio, funzionale, di relazioni sociali.

Qualche esempio

Giuliana 28 anni:

Tendenza costituzionale a una personalità sensibile, empatica verso gli altri, di impegno nel sociale e nei progetti personali.  Di tendenza passata (diatesi) a oscillazioni del peso legati a momenti di stress con tendenza ad accumulare liquidi e, da un certo punto in poi, ad accumulare grasso e sviluppare problemi di pelle (dermatiti seborroiche, acne), e insonnia notturna. La visito per un problema di alterazione del ciclo mestruale persistente (periodi di amenorrea molto lunghi), sovrappeso di aspetto a mela (prevalentemente addominale), severo stato infiammatorio della pelle (acne del volto e del dorso) e difficoltà digestive di tipo alvo alterno. Emerge una diagnosi (fino a quel momento sconosciuta) di micropolicistosi ovarica, severa disbiosi intestinale, sindrome metabolica con iperglicemia pre-diabete, ipercolesterolemia, iperinsulinemia (sottolineo l’età della ragazza e la presenza di solo minimo sovrappeso, prevalentemente addominale!). L’impostazione nutrizionale adeguata (di controllo degli zuccheri e dei grassi sbagliati, saturi e trans), l’integrazione di fito e gemmoterapici di ri-equilibrio ormonale (dello stato infiammatorio), di nutraceutici e vitaminici ad impatto anti infiammatorio sulle ovaie, e l’educazione a un allenamento sportivo adeguato (per effetto ormonale anti infiammatorio e di giusto equilibrio della massa muscolare), ha riportato la signora a uno stato di equilibrio sia metabolico, sia nutrizionale sia ormonale.

Lucia 7 anni:

Diatesi passata di otiti e faringiti batteriche da subito dopo l’allattamento, trattata con terapia antibiotica quasi bimensile per almeno 4 anni. Tendenza costituzionale alla magrezza e alla demineralizzazione, predisposizione mentale alla vivacità, alla creatività e al dinamismo (fisico e mentale). La vedo per uno stato di magrezza con associata disbiosi intestinale severa, frequenza di candidosi cutanee e orali, con associata diagnosi di sindrome da disturbo da deficit di attenzione e ipertattività (ADHD), enuresi notturna. In prima visita, la piccola paziente è totalmente ingestibile e molto aggressiva – verbalmente e fisicamente – con la mamma, incapace di mantenere l’attenzione per più di qualche secondo. La sua storia recente dà riscontro di una dieta quotidiana troppo sbilanciata: prevalentemente proteica di origine animale e zuccheri semplici (bevande zuccherate, merendine, caramelle), e molto carente in carboidrati complessi non raffinati e non industriali e verdure. Un tipo di alimentazione nota per essere foriera di rialzo di ormoni eccitanti (catecolamine come adrenalina e noradrenalina, insulina) e calo di ormoni della serenità e (in questo caso) dell’equilibrio (serotonina, endorfine, ossitocina), e vitamine fondamentali (come alcune vitamine del gruppo B) fondamentali per il trofismo cerebrale e neuronale. Visitata di nuovo a distanza di due mesi, dopo un’impostazione alimentare (nutraceutica) di integrazione fito e gemmoterapica di riequilibrio ormonale, immunitario e della flora intestinale, era un’altra bambina. Con un proseguo di re-inserimento nel contesto sociale, scolastico efficace e famigliare.

Gli esempi riportati sottolineano come, su una base genetica ciascuno – e indipendentemente dall’età – può anticipare il suo invecchiamento primariamente ormonale (per sbilanciamento di un tipo di ormoni “sbagliati” rispetto ad altri “giusti”) e, conseguentemente, cellulare neuronale (nel caso della bambina) o metabolico. Diventa quindi necessario intervenire correttamente e soprattutto, tempestivamente, per riportare l’equilibrio e scongiurare l’ineluttabile malattia.

Allo stesso modo, uno stile di vita “sbagliato” ossia, capace di attivare in quel soggetto geni dormienti di innesco di patologia tumorale o altro, potrà, se individuato precocemente, essere corretto o meno (epigenetica).

Vorrei ora riportare alcuni esempi di organi potenzialmente coinvolti in questo meraviglioso potere di teorico mantenimento della salute o malattia e la possibilità di interventi di tipo correttivo.

  • Alterazione del microbiota intestinale.
  • Tessuto adiposo.

Microbiota e ormoni

La ricerca scientifica, anche recentissima, ha dimostrato che il MICROBIOTA intestinale (l’insieme dei batteri che popolano il nostro tratto digerente, in particolare l’intestino) rappresenta una fucina di equilibrio – o squilibrio – di molecole dell’infiammazione, del sistema immunitario nella capacità di riconoscimento di antigeni self e non self (le prime da attaccare come estranee e da tollerare le seconde), di ormoni (o enteropetptidi) specifici (anche di azione sulla funzionalità cognitiva come i GABA, l’acetilcolilna, e su quella dell’umore, come dopamina, serotonina, grelina), e di altre sostanze interagenti continuamente con il nostro sistema nervoso in senso lato (centrale e neurovegetativo). In particolare poi, si riconosce la presenza di una quota di batteri, definiti estroboloma deputati al metabolismo degli estrogeni, sia attraverso la modulazione della loro ricaptazione dal circolo enteroepatico, sia attraverso la loro metabolizzazione nella forma attiva per opera dell’enziama beta-glucuronidasi.

Ciò significa che situazioni di alterazione della flora intestinale (DISBIOSI), secondarie a terapia farmacologiche prolungate o ripetute (antibiotiche, pillola contraccettiva, cortisoniche, antiacide, etc), o alimentazione sbagliata, porteranno a una alterata disponibilità di questi ormoni in senso di incremento (con patologie legate alla sfera neoplastica della mammella, all’utero e alle ovaie, osteoporotica anche per squilibrio progestinico consensuale, di cancro della prostata nell’uomo, del metabolismo con obesità e dislipidemie e eventi cardiovascolari), o decremento e, in epoca fertile ad alterazioni della fertilità (in soggetti con tendenza a sindrome dell’ovaio micropolicistico) o della ciclicità mestruale.

Nell’uomo, un aspetto fisico di ginecomastia (seno pronunciato) con aumento del grasso viscerale e uno stato di disbiosi può essere associato fortemente a un quadro di “femminilizzazione ormonale” con calo della libido o impotenza sessuale, tendenza a ingrassare ulteriore (per rallentamento metabolico), osteoporosi, incremento delle molecole e degli ormoni infiammatori (insulina).

L’utilizzo oculato di probiotici, con lo scopo di ripristinare la eubiosi intestinali, favorirà la normale metabolizzazione degli estrogeni (in particolare della specie Lactobacillus gasseri e Lactobacillus reuteri).
Inoltre, l’associazione di uno stato di disbiosi a un accumulo di grasso viscerale, sia nell’uomo sia nella donna, si associa a un maggior possibilità di conversione degli ormoni sessuali, nelle loro forme cancerogene (Estrone): tale processo viene favorito da un enzima specifico presente nel tessuto grasso, la aromatasi e che può essere contrastato con una adeguata alimentazione (sia di equilibrio intestinale che di efficace dimagrimento), che con una integrazione di nutraceutici in grado di contrastarne l’effetto (curcuma, quercitina, naringina). La riduzione del grasso corporeo a favore della massa muscolare, per lo stesso motivo, favorisce inoltre sia una buona risposta alle terapie chemioterapiche, sia un evitamento di recidive nel post terapia in donne trattate per tumore al seno. Nell’uomo trattato per un tumore della prostata, una buona risposta in questo senso si è vista con l’utilizzo di alcalinizzanti a somministrazione serale a lungo termine.

Microbiota e infiammazione

A seconda della salute della flora batterica intestinale – e della sottostante mucosa – vengono prodotte le molecole dell’infiammazione per eccellenza (IL6, IL 1 e TNF alfa) responsabili di inneschi più vari di situazioni patologiche d’organo (articolare, ovaie, cervello, cuore e vasi, etc) o sistemiche (patologie del sistema immunitario per esempio). Secondo alcuni studi inoltre, (Bmj 2009), le citochine potrebbero essere responsabili della carenza estrogenica attivando il rimodellamento osseo a vantaggio della fase clastica (Pacifici et al. 2010)  favorendone la distruzione.

Microbiota e sistema immunitario

Il microbiota (in eubiosi) risulta essere un grande regolatore del sistema immunitario nella produzione giusta e non in eccesso di anticorpi (o, per contro, autoanticorpi) (Sistema TH1) e di molecole di difesa per i batteri e per le malattie degenerative (sistema TH2).

Microbiota e metabolismo

Considerato un vero e proprio laboratorio termogenico, dal macrobiota e, in particolare, da alcuni ceppi batterici e dai loro metaboliti (H2S, metaboliti vitaminici e minerali, ormoni, etc) dipende sia il nostro metabolismo base (quanto consumiamo di base), sia la capacità di consumare mangiando (utilizzando le nostre riserve energetiche per il fisiologico processo digestivo).

Microbiota e osteoporosi

Studi recenti dimostrano come la serotonina, ormone condizionante l’umore per eccellenza, prodotto dalle cellule enterocromaffini intestinali a partire dal 5H triptofano, appaia coinvolta direttamente nella funzione metabolica ossea. Quando presente in eccesso e libera (non veicolata dalla sua proteina che la fa interagire direttamente con i recettori della barriera ematoencefalica dove essa, nella giusta misura svolge il ruolo di Neurotrasmettitore del buon umore), favorisce il rimaneggiamento osseo (per attivazione degli osteoclasti) favorendo l’osteoporosi. Minerali e nutraceutici come: curcuma, L-Theanina, VIt C, VIt E, VIt B6, ne aiutano la azione specifica cerebrale e non ossea. Inoltre, anche la presenza di una intolleranza al lattosio, per lo più non conosciuta dal soggetto, favorisce l’insorgenza di osteoporosi precoce, ossia ben prima del periodo della menopausa (nelle donne).

Questi i fermenti lattici principalmente coinvolti:

  • L. rhamnosus LR
  • B. longum BL
  • B. lactis BL

L’interpretazione individualizzata del soggetto – del suo stato di salute generale e ormonale, dello stato ossidativo, nutrizionale e quello di composizione corporea – sono parametri fondamentali in Medicina Integrata o Funzionale per apporre i corretti aggiustamenti, nel decorso della vita e indipendentemente dall’età, per evitarne l’evoluzione da una semplice “diatesi” o predisposizione, a una conclamata malattia.
Alcuni strumenti:

Dosaggio ormonale individualizzato (sierico, salivare o urinario).
Valutazione dello stato nutrizionale e metabolico specifico.
Valutazione dello stato di infiammazione (fisica e psichica).
Valutazione dello stato di stress (esami sierologici, test specifici).

Studio e conoscenza della biotipologia

Infine, lo studio e la conoscenza della biotipologia (l’individualità costituzionale) intervenendo su fattori come il tipo di attività fisica, alimentazione, le discipline di defaticamento e recupero nella gestione dello stress, la correzione di squilibri iniziali di salute (già ormonali o metabolici o infiammatori, o carenziali), ci permette di intervenire sui seguenti fattori condizionanti lo stato di salute:

  • Evoluzione in malattia (di qualsiasi tipo).
  • Resistenza allo stress.
  • Dimagrimento/ingrassamento.

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L’analisi biotipologica improntata sulla raccolta anamnestica, l’individuale modalità di vivere quotidianamente (attività fisica, abitudini alimentari, modalità di stressarsi) e le fattezze fisiche specifiche, è un possibile strumento di medicina preventiva da farsi anche on-line. Corredata dalla prescrizione personalizzata di esami (metabolico, ormonali, immunitari, nutrizionali o genetici) che, rivalutati dallo specialista in un secondo tempo, permettono l’impostazione di un corretto stile di vita o l’integrazione terapeutica finalizzata alla prevenzione o al riequilibrio della salute.

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