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AAA cercasi Testosterone

scritto da: D.ssa Monica Bossi
Medico chirurgo, specialista in Medicina Interna, Medicina Olistica e Omeopatia, Nutraceutica e Nutrizione Biologica. Docente universitaria in PNEI e Medicina Integrata e Preventiva.

Care donne e cari uomini… il problema del nostro secolo sono gli ormoni! A indurre precoci malattie del sistema cardiovascolare, di quello metabolico, di quello sessuale e della fertilità e dell’invecchiamento precoce, infatti, è il sovvertimento del normale assetto ormonale dell’organismo.

  • Aumento del cortisolo da situazione di stress attivato, o, cosa molto più frequente di quello che si pensa, calo di questo (nell’adrenal fatigue) da esaurimento delle risorse di reazione.
  • Calo precoce degli ormoni della giovinezza per eccellenza (dhea e melatonina) da stress prolungati.
  • Aumento precoce e progressivo degli ormoni dell’infiammazione, origine di tutti i mali (insulina e istamina).
  • Ma, forse, l’evidenza più “triste” – perché molto più frequente di quello che si pensi – è rappresentata dal calo degli ormoni sessuali, in particolare del Testosterone.

Il Testosterone

Questo ormone è fondamentale non solo nella riproduzione ma anche nel controllo del metabolismo lipidico, in quello basale e nel mantenimento della massa magra, del temperamento, dell’umore e nel trofismo degli organi genitali. Tutti questi fattori, contrariamente a quanto si pensi, sono fondamentali sia nell’uomo sia nella donna!

Carenze di testosterone, in entrambi i sessi, infatti, portano a:
  • Tendenza ad accumulare massa grassa e a perdere quella magra.
  • Osteoporosi.
  • Riduzione della libido, della potenza sessuale.
  • Astenia.
  • Tendenza all’ansia, alla fragilità emotiva con senso di incertezza, inadeguatezza e mancanza di determinazione e pensiero lineare.
  • Depressione dell’umore e poca capacità di determinazione.
  • Distrofia degli organi genitali (nella donna atrofia vulvare).
  • Tendenza alla malattia neoplastica prostatica.

Pensate a quanto sono importanti i fattori sopra esposti nella vita quotidiana andando a declinarsi: nella capacità organizzativa, nella gestione dei rapporti sociali, nella soddisfazione della vita di coppia (sia di intesa sessuale sia di complicità), nell’efficacia di un metabolismo di base nel mantenere il peso forma e nel controllo del colesterolo e degli zuccheri del sangue.

Se, nell’uomo, un progressivo calo del testosterone è fisiologico a partire dai 35-40 anni di età (con un picco nella cosiddetta andropausa verso i 50 anni), l’accelerazione di questo evento è promossa in modo ineluttabilema reversibile – dai seguenti fattori che fanno parte, in ultima analisi, dello stile di vita quotidiano:

  • Alimentazione.
  • Tipo di attività fisica.
  • Tipologia di peso corporeo e/o sovrappeso o obesità.
  • Abitudini voluttuarie (alcool in particolare, fumo).

Nella donna, invece, la percentuale di testosterone – presente fisiologicamente nell’organismo – e il suo calo dipendono da molti fattori come l’assetto ormonale di base (cosiddetta estrogenodominanza) e le caratteristiche di grasso corporeo.

La “tristissima” carenza di questo ormone (di cui certo non difettavano i prodi e impavidi cavalieri di un tempo che si battevano per i propri valori o per la propria donna) è frequentissima. Insospettabilmente ai più, o in modo evidente ad altri, alcune volte infatti, determinate caratteristiche del comportamento, della forma fisica di un uomo, così come delle capacità sessuali, possono corrispondere a una carenza precoce del testosterone libero (forma attiva), così frequente ai nostri giorni, confermata dal dosaggio dell’ormone libero nel sangue.

Come riconoscerne i segni di carenza:

  • Scarsa fertilità in età giovane, o precoce insorgenza di tumori (maligni o ipertrofia benigna) alla prostata, o un continuum di calo della libido o della potenza sessuale.
  • Scarsa determinazione caratteriale, incapacità a prendere decisioni, atteggiamento depressivo e dubbioso.
  • Fattezze fisiche con incremento del grasso addominale in particolare sui fianchi, e ingrossamento del seno (ginecomastia): fenomeno frequentissimo anche in età giovane, segno molto forte di calo del testosterone e aumento degli ormoni estrogeni (cosiddetta femminilizzazione ormonale).

Quali sono le fonti di decremento precoce del testosterone:

  • Dieta ricca in grassi sbagliati (saturi, idrogenati: formaggi, latte di origine animale, insaccati in particolare).
  • Dieta ricca in sostanze nascoste e nocive per il sistema ormonale (i cosiddetti interferenti endocrini: prodotti industriali e confezionati, edulcoranti, conservanti).
  • Dieta ricca in sostanze che favoriscono la conversione del testosterone nel suo metabolita inattivo o a forte potere cancerogeno (alcool in particolare).
  • Dieta ricca in alimenti che favoriscono l’ormone insulina, forte antagonista del testosterone (regime alimentare ricco di zuccheri semplici o con abbinamenti di cibi che favoriscono non solo il rialzo glicemico ma anche quello insulinemico).
  • Il grasso corporeo: in particolare quello viscerale addominale e dei fianchi, è ricco di enzimi appartenenti alla famiglia delle aromatasi, che favorisce la conversione del testosterone nel suo metabolita inattivo o a forte potere cancerogeno, creando un meccanismo vizioso.
  • Alterazione della “biosi” intestinale: tutti i fattori sopra riportati infatti, assieme allo stress quotidiano (inteso già come sovvertimento di un equilibrio) e a alcune terapie più o meno croniche, condizionano la salute del nostro microbiota intestinale, e con esso la conversione e disponibilità degli ormoni circolanti nell’organismo (vedi post precedenti).

Quali possono essere le fonti per un equilibrio di questo ormone:

  • La dieta cosiddetta ormonale: il giusto quantitativo di proteine di origine animale (carne – in particolare – ma anche uova e pesce), e il giusto bilanciamento degli alimenti (a sfavorire il rialzo insulinemico).
  • Una adeguata attività fisica che favorisca gli ormoni del testosterone e quelli della crescita e sfavorisca il cortisolo (antagonista del testosterone): esercizi da sforzo isometrico e attività fisica di tipo sostanzialmente anaerobico, svolta prevalentemente nelle prime ore del mattino o entro il pomeriggio.
  • Una integrazione fito o gemmo terapica. Le maggiori fonti dirette di testosterone sono rappresentate da:
    • Maca.
    • Tribolo Comune.
    • Muira-Puama.

Altre Fonte Indirette Di Testosterone Per Stimolo Surrenalico Sono:

  • Ginseng
  • Sequoia Gigante
  • Quercia
Una cosa importante, e anche curiosa da evidenziare… nella donna, le carezze (il tocco) e i baci provenienti dal partner maschile possono aiutare lo scambio del testosterone.

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